https://graphos.info/index.php/graphos/issue/feedGraphos. Rivista internazionale di pedagogia e didattica della scrittura2023-03-22T16:08:58+00:00Cinzia Angelinicinzia.angelini@uniroma3.itOpen Journal Systems<p>Nel corso dei secoli, la scrittura a mano ha attraversato vicende alterne. Nata per scopi commerciali, nel tempo è stata perfezionata, diffusa, abbandonata e poi recuperata, con un andamento dettato dalla considerazione sociale che di volta in volta le veniva attribuita.</p> <p><a title="circa Graphos" href="https://graphos.info/index.php/graphos/about">continua a leggere...</a></p>https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/33Recensioni del volume 2, 20222022-12-29T16:15:20+00:00Matteo Contematteo.conte@uniba.it<p>Recensioni a cura di Matteo Conte</p> <p>Fornasari A., <em>Incontri intergenerazionali. Riflessioni sul tema e dati empirici</em>, ETS: Pisa, 2018, pp. 206.</p> <p>Lorin W. Anderson e David R. Krathwohl (a cura di). <em>Una tassonomia per l’insegnamento, l’apprendimento e la valutazione. Revisione della tassonomia degli obiettivi di Bloom</em>, Anicia: Roma, 2022, pp. 383.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/23Il riassunto scritto tra cognizione e comunicazione. 2022-09-23T20:18:46+00:00Angela Piua.piu@univda.itMartin Dodmanm.dodman@univda.itGiuseppina Timpanog.timpano1@univda.it<p>Il riassunto sta assumendo un valore educativo rilevante nei processi di apprendimento. L’articolo presenta una rilettura del riassunto attraverso un’analogia con la teoria ecologica della mente di Bateson esaminata dalla prospettiva dell’evoluzione del linguaggio umano come strumento comunicativo e cognitivo e della sua forma scritta che lo rende permanente e favorisce la riflessione intra e inter-mentale. Considera, inoltre, come il processo di scrittura che porta alla sua produzione possa favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche e trasversali e aprire nuove piste di ricerca in ambito educativo.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Angela Piu, Martin Dodman, Giuseppina Timpanohttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/20Apprendere a scrivere in una società digitalizzata: uno studio di caso in una one tablet per child school2022-09-26T10:38:12+00:00Laura Pellizzerlaura.pellizzer@hotmail.itMarina De Rossimarina.derossi@unipd.it<p>Il contributo presenta gli esiti di uno studio di caso sull’integrazione di TIC nell’insegnamento della scrittura nella scuola primaria in Norvegia, dove il piano digitale per la Scuola è avanzato e diffuso secondo le indicazioni europee. L’obiettivo è stato rilevare gli effetti dell’uso del metodo <em>STL+</em> (<em>Skrive seg Til Lesing med talende tastatur</em>) negli alunni di una classe seconda considerando lo sviluppo di<em> hard skill</em> e <em>soft skill </em>correlate all’apprendimento della scrittura. Tale metodo prevede l’impiego di tablet in un rapporto 1:1 sin dal primo giorno di scuola primaria e di un programma di scrittura dotato di sintesi vocale. Lo studio ha coinvolto in una prima fase esplorativa testimoni del contesto scolastico: 15 insegnanti, il dirigente scolastico, 92 genitori; nella seconda fase l’approfondimento si è concentrato su 17 alunni di una classe seconda (7 anni d’età). L’approccio mix-method ha previsto l’utilizzo integrato di: questionari semi-strutturati; intervista; <em>focus group</em>; strumenti strutturati di osservazione e video-documentazione in aula. La ricerca ha permesso di rilevare nell’intero gruppo degli alunni, dopo un anno di utilizzo del metodo <em>STL+</em>, oltre il 70% di efficacia per quanto concerne complessivamente l’acquisizione delle <em>hard skill</em> correlate alla scrittura previste dal Piano Nazionale Ministeriale norvegese per la scuola primaria. Sul piano dello sviluppo delle <em>soft skill</em>, il metodo è risultato utile per l’attivazione di processi di autovalutazione, percezione di efficacia, apprendimento autonomo e collaborativo.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Laura Pellizzer, Marina De Rossihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/25La narrazione e i suoi linguaggi nella progettazione di attività inclusive nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria2022-09-23T19:44:18+00:00Mirca Montanarim.montanari@unitus.itRosella Persirosella.persi@uniurb.it<p>Il contributo intende offrire alcuni elementi di riflessione, sia teorici sia operativi, riguardo la portata pedagogica della narrazione quale dispositivo educativo declinato secondo un’ampia pluralità di linguaggi, tra i quali quello grafico. Quest’ultimo assume significativa valenza in quanto espressione della pienezza e della profondità creativa del mondo infantile e dei suoi fondamentali bisogni formativi. La narrazione di sé, della propria storia, la rivisitazione delle storie altrui, raccontate e/o fruite, innerva una pluralità di dimensioni umane (apprenditivo-cognitive, affettivo-relazionali, emozionali, motivazionali, ecc…) che hanno la possibilità di essere convogliate in fertili progettazioni didattiche inclusive. Gli itinerari educativo-didattici inclusivi, di seguito presentati, si avvalgono positivamente dello strumento formativo della narrazione che prende forma e trasforma i contesti dell’apprendimento, anche grazie alla ricchezza del gesto grafico e delle sue rappresentazioni simboliche. I linguaggi della narrazione, tra i quali quello grafico, innescano, quindi, processi educativo-espressivo-relazionali in grado di rendere i contesti scolastici accessibili a tutti, valorizzando le potenzialità di ogni alunno, nessuno escluso. Al fine di ri-costruire e di ri-generare la storia personale e collettiva, in costante e complesso mutamento, a maggior ragione nell’attuale periodo storico post-pandemico, la narrazione quale atto educativo sostanziale apre spazi emotivi e culturali a nuove e sorprendenti possibilità di conoscenza.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Mirca Montanarihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/34Editoriale2022-12-29T16:20:56+00:00Cinzia Angelinicinzia.angelini@uniroma3.itRoberto Travagliniroberto.travaglini@uniurb.it2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/30La creatività della scrittura manuale nell’attualità culturale2022-10-27T17:59:00+00:00Roberto Travagliniroberto.travaglini@uniurb.it<p>Con il presente contributo si è cercato di comparare tre aspetti fondamentali della dimensione umana: la <em>creatività</em>, la <em>scrittura vergata manualmente</em> e <em>alcuni aspetti critici della cultura attuale</em>. Dapprima, si è tentato di dare un senso semantico al concetto di creatività, spesso molto sfumato e diversamente definibile (qui inteso soprattutto nella sua realtà esistenziale); in secondo luogo, si è fatto il punto sul concetto di scrittura a mano in relazione a quanto considerato sul tema della creatività: quest’ultima è implicita nei dinamismi stessi della scrittura manuale come pure in quella prodotta da ogni singolo individuo con tutte le sue specificità espressive; infine, sono state analizzate le possibili criticità della creatività <em>della</em> e <em>nella</em> scrittura dinanzi all’attualità culturale (e ai suoi dinamismi socioeducativi), un’attualità sempre più tesa a virtualizzare la comunicazione scritta e sempre meno aperta all’espressione materica ed esercitativa della scrittura. </p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Roberto Travaglinihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/21La escritura como signo educativo: Christine De Pizan, una historia para escribir, para leer, para contar2022-09-27T17:03:13+00:00Valeria Caggianovaleria.caggiano@uniroma3.itLuca Cerulloluca.cerullo@unipa.it<pre class="western"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="es-ES">Resumen</span></span></span> <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="en-US"><em>El renovado interés por Christine de Pizan que recientemente se ha apreciado en la crítica, <br>abre nuevas perspectivas de inestigación sobre una figura clave de la escritura femenina en la Edad Media. <br>Este artículo propone un análisis de la relación que la autora establece con la escritura, teniendo en cuenta el<br> papel que esta labor intellectual ejerce dentro del ámbito de la pedagogía. <br>Más allá de la mera dimension de escritura de género, cuestión abordada a menudo por la crítica que, <br>de hecho, le resta importancia a la escritora, el texto ofrece una perspectiva más amplia, <br>donde Pizan aparece como una voz importante del Humanismo y de la intectualidad medieval. </em></span></span></span> <span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="es-ES">Palabras clave: C</span></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="es-ES"><em>hristine de Pizan, educación, escritura, pedagogía, mujer</em></span></span></span></pre>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Valeria Caggiano, Luca Cerullohttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/26La fantastica utopia di Gianni Rodari: prospettive operative per i Disturbi Specifici di Apprendimento2022-10-11T19:12:39+00:00Donatella Fantozzidonatella.fantozzi@unipi.it<p>Lavorare con l’eredità di Rodari significa avere il coraggio di spostare la prospettiva pedagogica e didattica dall’insegnamento all’apprendimento riconoscendo, finalmente, la decisiva importanza che ha l’approccio al sapere della mente umana bambina. Contestualmente è necessario superare l’implicita diffidenza nei confronti del gioco e quindi del piacere, che continua a condizionare le relazioni tra adulti e bambini. L’idea che divertirsi sia un inciampo per l’apprendimento, e più in generale e più classicamente per il sapere, è forse uno dei peggiori reati pedagogici del nostro tempo.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Donatella Fantozzihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/18Educare il gesto grafico: la riscoperta di una didattica funzionale all’apprendimento della scrittura manuale 2022-09-26T08:19:10+00:00Valeria Angelinivaleria.angelini@unifi.it<p>Il contributo si pone l’obiettivo di presentare una riflessione sulle abilità motorie, visuo-percettive e visuo-spaziali coinvolte nell’apprendimento della scrittura manuale. La struttura dell’articolo si focalizza sulla natura olistica ed esperienziale della motricità grafica, sui processi implicati e sulla didattica funzionale al suo corretto apprendimento. Muoversi in uno spazio è muoversi in un foglio, coordinare i movimenti per compiere correttamente un percorso compiere i movimenti per eseguire un disegno sotto dettatura o incolonnare numeri. In questo senso si intende processo di abilità: conoscere per riconoscere la maturazione motoria e la lenta conquista del raffinato movimento della scrittura</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Valeria Angelinihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/29Il «metodo della scrittura spontanea»: la proposta didattica di Maria Montessori 2022-10-11T07:58:02+00:00Gloria Donninigloria.donnini@uniurb.it<p>L’approccio della pedagogista Maria Montessori, nei confronti del processo di apprendimento della scrittura, mette in luce alcuni aspetti fondamentali: il lavoro di sintesi che compie la mente del bambino, il ruolo basilare degli esercizi preparatori e delle attività propedeutiche all’apprendimento della scrittura, l’osservazione del soggetto scrivente, attraverso l’analisi dei meccanismi che intervengono nell’atto scrittorio. Congiungendo e sintetizzando specifiche abilità (azioni mirate al raffinamento della mano -allacciare, infilare, abbottonare…-, tracciare la forma delle lettere, tenuta dello strumento scrittorio, abbinare lettere ai suoni corrispondenti, analizzare parole e comporle foneticamente) i bambini saranno in grado di scrivere, attraverso un vero e proprio “atto esplosivo di <em>scrittura</em>”.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Gloria Donninihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/28Kamishibai: “touching” narrative and expressive art2022-10-18T18:13:05+00:00Rita Casadeirita.casadei@unibo.it<p>In origine il Kamishibai (紙芝居 dal giapponese tradotto come teatro di carta) nasce come forma di intrattenimento agile e immediata; per la sua energia artistica narrativa ed espressiva, è oggi apprezzato come risorsa significativa in ambito educativo. Il mio breve contributo vuole fornire una prima introduzione al Kamishibai, aprendo le porte di questo piccolo teatro, facendo spazio a nuove forme di narrazione immaginativa e creativa, a esperienze relazionali ed emozionali, valorizzando anche l'esperienza tattile e sensoriale. Il "tatto" e il contatto possono realizzarsi attraverso la condivisione di letture co-costruite del mondo e la partecipazione emotiva a una nuova prossimità, fatta di sguardi che toccano, suoni e voci che richiamano, gesti e ritmi che attraggono, immagini che ospitano. Kamishibai è un oggetto semplice, persino leggero da trasportare; trova facilmente posto sia in ambienti interni che esterni, creando cornici e luoghi di incanto; funziona grazie all'energia umana (corporea-emotiva-immaginativa) che Kamishibai non consuma, ma rigenera.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 Rita Casadeihttps://graphos.info/index.php/graphos/article/view/22Imparare a scrivere poesie a scuola: una sfida impossibile?2022-09-26T09:51:50+00:00Paola Cortianapaola.cortiana@unito.itPatrizia Beghettopatrizia.beghetto@scuolefarina.it<p>Il settore di ricerca indagato dal presente studio è quello della didattica del testo poetico nella scuola primaria, con particolare riferimento ai processi di produzione scritta.</p> <p>Nelle scuole primarie italiane, nonostante le Indicazioni nazionali del 2012 affermino che al termine della classe quinta gli alunni debbano saper produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi e poesie), la didattica del testo poetico si limita perlopiù ad attività di lettura e di analisi, mentre la produzione scritta viene trascurata; il presente studio si focalizza in particolare su aspetti coinvolti nella scrittura di un testo poetico, quali la struttura metrica e il ritmo.<br />L’obiettivo della ricerca è stato quello di osservare i cambiamenti che un intervento didattico incentrato sul ritmo possono favorire nella produzione scritta di alunni frequentanti il quinto anno di scuola primaria. Alla luce dei risultati emersi, si afferma che l’approccio didattico sperimentato nell’intervento sembra aver favorito la scrittura di versi poetici, sviluppando la propensione a curare gli aspetti ritmici.</p>2023-03-22T00:00:00+00:00Copyright (c) 2022 paola cortiana