Graphos. Rivista internazionale di pedagogia e didattica della scrittura https://graphos.info/index.php/graphos <p>Nel corso dei secoli, la scrittura a mano ha attraversato vicende alterne. Nata per scopi commerciali, nel tempo è stata perfezionata, diffusa, abbandonata e poi recuperata, con un andamento dettato dalla considerazione sociale che di volta in volta le veniva attribuita.</p> <p>La rivista è stata inserita nei seguenti repertori internazionali: <a href="https://doaj.org/toc/2785-6690">DOAJ</a>, <a href="https://kanalregister.hkdir.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action;jsessionid=zyks5LzGkA7ACnHJtV29+luC.undefined?id=504698">ERIH+</a></p> <p><a title="circa Graphos" href="https://graphos.info/index.php/graphos/about">continua a leggere...</a></p> Edizioni ETS s.r.l. it-IT Graphos. Rivista internazionale di pedagogia e didattica della scrittura 2785-6690 Editoriale https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/100 Cinzia Angelini Roberto Travaglini Copyright (c) 2024 Cinzia Angelini, Roberto Travaglini https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 Dialogo Interreligioso come paradigma pedagogico: il progetto "I volti di Dio" https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/98 <p>Il presente contributo mette in evidenza l'importanza dell'integrazione del dialogo interreligioso nell'ambito educativo, sottolineando come esso possa fungere da strumento di trasformazione sociale, promozione della pace e difesa dei diritti umani. L'articolo pone l’accento su come l'interculturalità e l'interreligiosità, quando integrate in percorsi educativi sinergici, possano favorire la comprensione e l'accettazione della diversità, superando la polarizzazione <em>"Noi-altri"</em>, tentando altresì di valorizzare la pluralità nel contesto globale. Si enfatizza il ruolo dell'educazione nella formazione di una società inclusiva e multiculturale, ponendo al centro della riflessione l'importanza di una pedagogia che accolga e valorizzi le differenze partendo dal concetto di laicità come dimostrazione del fatto che possa coesistere con il credo religioso e possa essere intesa come promozione all'inclusione e al pluralismo culturale.&nbsp; Sarà presentato il progetto "<em>I volti di Dio</em>" come esempio dell'applicazione pratica dell'educazione e del dialogo interreligioso nella promozione della coesistenza pacifica tra diverse culture e come spunto di riflessione sull'importanza del dialogo interreligioso e dell'educazione alla pace.</p> Alberto Fornasari Copyright (c) 2024 Alberto Fornasari https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.98 Il valore del tempo nella reciprocità tra l’educatore e l’adolescente migrante solo https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/97 <p>Il tempo è un elemento fondamentale nelle relazioni educative interculturali. All’interno dei servizi educativi dell’accoglienza, la dimensione del tempo è da ricondurre a due livelli: il primo è quello privato e di maturazione della storia di vita del migrante, così come del professionista; il secondo è quello pubblico, ossia il tempo del progetto di accoglienza e della programmazione. Obiettivo del presente contributo è di analizzare e descrivere il tempo nella relazione educativa tra l’educatore e l’adolescente migrante solo.&nbsp;</p> Fabio Alba Copyright (c) 2024 Fabio Alba https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.97 Kinesis e grafia: la performance dello scrivere https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/78 <p>La scadente grafia è manifestazione di una compromissione della coordinazione fine-manuale per cui spaziatura, proporzione nelle dimensioni, inclinazione, allineamento delle lettere e velocità di produzione sono svolte in modo che l’output non sia leggibile. Una visione della scrittura come perfomance motoria, come nei gesti sportivi, permette di affrontare il disturbo disgrafico come un limite dipendente dalla capacità di utilizzare informazioni propriocettive, cinestesiche e vestibolari. Una modo corollario di concepire il disturbo per agire precocemente con specifiche azioni di educazione motoria. Allenare i bambini alla prensione, alla modulazione della forza; esercizi di motricità fine, educazione alla postura e alle posizioni assunte dal corpo possono migliorare l’atto grafico riducendo i tratti tremolanti o interrotti.</p> Nicola Lovecchio Copyright (c) 2024 nicola lovecchio https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.78 Scrittura, uomo e scienza https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/89 <p>Il contributo intende riflettere sul valore transdisciplinare degli studi neuroscientifici in favore della scrittura quale esperienza fondamentale per l’uomo. Le riflessioni approfondiscono una visione complessa della scrittura che perde i caratteri della mera strumentalità per acquisire quelli della processualità, della funzionalità e della socialità. Attingendo dalla scrittura quale fenomeno complesso ed estremamente connesso si vuole far emergere quel senso di profonda originalità che parte dalla coerente esperienza somatosensoriale per arrivare all’artefatto quale ambiente di vita a forte interazione umana. Le neuroscienze con le innumerevoli ricerche ci hanno fornito la visione più inclusiva dello scrivere in favore del processo di umanizzazione poichè sono proprio loro a porre in relazione la scrittura con l’esperienza e l’ambiente. Lo scrivere implica il superamento della mera azione che si metamorfosa in ambiente: qui intervengono i processi funzionali, le spinte emotive, la volontà, la responsabilità e il contesto.</p> Riccardo Sebastiani Sara Pellegrini Copyright (c) 2024 Riccardo Sebastiani, Sara Pellegrini https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.89 «...Mentre conti mi racconti/quel che vedi, quel che incontri...» https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/90 <p>È possibile leggere prima di leggere? Leggere ancor prima di acquisire le competenze strumentali della letto-scrittura è possibile se, come documentano gli studi neuroscientifici sull'argomento, bambini e bambine vengono esposti, sin dalla nascita, alla letteratura, sia scritta che illustrata. L'esposizione a un <em>curriculum latente</em> familiare fatto di letture ad alta voce, lettura congiunta delle figure, frequentazione di biblioteche e laboratori - che rappresenta una delle due modalità possibili di accostamento alla lettura del bambino pre-lettore - è considerata l'attività maggiormente predittiva della formazione precoce delle competenze linguistiche, alfabetiche e fonologiche (<em>emergent literacy</em>), perché stimola quei processi cognitivi e percettivi che preparano il bambino alla conquista della lettura; processi che, viceversa, non si manifestano se non vengono adeguatamente sollecitati. L'articolo esplora, in particolare, il genere dell'albo illustrato fotografico come dispositivo di una pedagogia della lettura per la primissima infanzia.</p> Rossella Caso Copyright (c) 2024 Rossella Caso https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.90 Educare alla scrittura: è solo una questione di dispositivi? https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/96 <p>L’acquisizione dell’automatizzazione grafomotoria si correla ad un sano sviluppo cognitivo, emotivo e socio-relazionale. Il processo di scrittura implica il compimento di complessi <em>programmi motori</em> ed <em>esperienze sensoriali</em> il cui esito subisce l’influenza di fattori relativi non soltanto alla scelta dei dispositivi ma anche al grado di coinvolgimento motorio che le strategie e le tecniche didattiche utilizzate riescono ad ottenere. Partendo dal concetto di <em>plasticità cerebrale</em> secondo cui il sistema nervoso centrale si trasforma e si sviluppa in ragione delle esperienze compiute e degli stimoli ricevuti e superando la dicotomia tra scrittura a mano e scrittura digitale, il presente contributo seguendo l’approccio cognitivo dell’<em>Embodied Cognition</em>, propone una riflessione pedagogico-educativa sul potenziale apporto che la pratica <em>complementare</em> (Travaglini, 2022) di entrambe le forme di scrittura unitamente ad adeguate scelte metodologiche e strategie didattiche può offrire.</p> <p>&nbsp;</p> Angelamaria De Feo Copyright (c) 2024 Angelamaria De Feo https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.96 Come costruire comunità grafomani negli spazi cittadini https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/85 <p>Questo articolo è il risultato di una ricerca longitudinale che ha coinvolto più di 250 persone lungo oltre dieci anni di esperienza laboratoriale. Nata da una passione individuale, l’iniziativa palermitana del Newbookclub ha delineato in un disegno pedagogico, dapprima spontaneo ma via via sempre più articolato, un metodo per la costruzione e lo sviluppo di una comunità grafomane in continua evoluzione. Perché non rimanga un caso isolato e inedito, il presente contributo si propone come testimonianza del processo avvenuto e come raccolta di linee guida per avviare nuovi gruppi di scrittura intergenerazionali che si incontrino sotto il segno distintivo della scrittura di comunità, metodologia che permette il coinvolgimento di persone e storie per accrescere il senso di appartenenza, partecipazione e cittadinanza attive. Cercando di tratteggiare i punti distintivi del percorso di costruzione del Newbookclub, si è applicato un approccio qualitativo per permetterne una descrizione cognitiva, interpretativa ed emotiva grazie all’ausilio di interviste strutturate realizzate per far emergere da un campione conveniente cosa significhi prendere parte a tale iniziativa. Inoltre, si descriverà il percorso che ha permesso la nascita e&nbsp; lo svolgimento della comunità grafomane in oggetto, che non vuole pensarsi unica, ma replicabile con altri scriventi e in nuovi contesti.</p> Alessio Castiglione Copyright (c) 2024 Alessio Castiglione https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.85 Dove abita la poesia? https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/93 <p class="p1">Il contributo presenta gli esiti di una ricerca sul campo, avente come oggetto d’indagine il rapporto tra pratiche di scrittura e processi di soggettivazione di adulti con disabilità, i quali si trovano strutturalmente in un rapporto di tensione con la visione e le aspettative della società contemporanea circa l’età adulta. Conducendo una rilettura critica di alcune pratiche di scrittura poetica (proposte in un CSE), l’articolo presenterà gli esiti della ricerca condotta da chi scrive: l’esistenza di un’analogia tra la parola poetica e lo <em>status</em> di “esiliati” che tanto le persone con disabilità quanto gli educatori professionali spesso vivono; l’esistenza di un rapporto diretto tra dispositivo narrativo e dispositivo di soggettivazione, in cui il gesto educativo si dispiega, portando all’emancipazione dei soggetti-in-educazione.</p> Elena Mauri Copyright (c) 2024 Elena Mauri https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.93 Rafforzare la Scrittura con il Cooperative Integrated Reading and Composition Model (CIRC) https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/91 <p>Il percorso di sviluppo delle abilità di scrittura nei contesti scolastici degli studenti è stato spesso descritto da studi neuroeducativi e pedagogici come caratterizzato da sfide eterogenee. La scrittura rappresenta un processo complesso che va oltre la trascrizione grafica, configurandosi come un’espressione del pensiero e un mezzo di comunicazione che coinvolge processi cognitivi e metacognitivi diversificati (Filippello, 2009). Il suo sviluppo dipende dall’acquisizione simultanea di più abilità (problem solving, memoria di lavoro, attenzione selettiva e pianificazione). Le difficoltà riportate dagli studenti nell’apprendere i meccanismi di scrittura sono pertanto da rintracciare in almeno due cause: nella natura non esclusivamente linguistica dei processi cognitivi, di ideazione e organizzazione di testi e nel fatto che - come indicato dalla neural reciclying hypothesis - la capacità di scrivere, insieme a quella di leggere, sono funzioni mentali relativamente recenti dal punto di vista evolutivo (Dehaene, 2007). Al fine di potenziare sincronicamente le diverse componenti cognitive coinvolte nella scrittura si sono rivelati efficaci alcuni modelli didattici basati sull’apprendimento cooperativo (Johnson,2003), tra cui il Cooperative Integrated Reading and Composition Model (CIRC). Il presente contributo si propone di indagare, in una prospettiva inclusiva, in che modo il CIRC può favorire lo sviluppo delle competenze di scrittura.</p> Giuseppa Compagno Elisabetta Fiorello Ilaria Scolaro Cristina Giorgia Maria Pia Pinello Copyright (c) 2024 Elisabetta Fiorello, Professoressa, Ilaria Scolaro, Cristina Giorgia Maria Pia Pinello https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.91 Scrittura e memoria: nessi neurodidattici per l’apprendimento https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/94 <div> <p class="NoParagraphStyle">Il presente contributo si inserisce nel filone che guarda alla scrittura come mezzo per imparare e si sostanzia di due parti: la prima analizza i nessi tra la memoria e l’apprendimento - con focus specifico sulla memoria autobiografica - e tra scrittura e potenziamento della memoria a lungo termine; la seconda propone un format , messo a punto nel contesto del corso di specializzazione per le attività di sostegno presso l'Università di Palermo, per aiutare l’insegnante di sostegno ad utilizzare le storie di vita del gruppo classe nel più ampio contesto della progettazione didattica sensoriale. Si ritiene che la scrittura – mediante il dispiego della narrazione autobiografica - possa facilitare e consolidare le informazioni contenute nella memoria a lungo termine in vista di una maggiore accuratezza rispetto alla costruzione di programmi educativi inclusivi.</p> </div> Martina Albanese Giuseppa Compagno Copyright (c) 2024 Martina Albanese, Giuseppa Compagno https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.94 EdEn-Med Cambiastile: scrivere la sostenibilità nell’era digitale https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/95 <p>La scrittura digitale oggi sembra aver assunto un nuovo significato nonostante la scuola continua a mantere un distacco dalla tecnologia, tanto da portare i ragazzi a vivere la loro vita privata immersa nel mondo digitale e a contrapporla alla vita scolastica. Le tecnologie rappresentano un bagaglio di abilità e competenze per esercitare una cittadinanza attiva (Alessandrini, 2007 ). Queste oltrepassano la forma trasmissiva delle informazioni per inserirsi in un spazio educativo che va al di fuori del contesto classe e favoriscono un apprendimento in ottica lifelong learning, così come richiesto dall’Agenda 2030.</p> <p>Il contributo presenta l’indagine pilota che ha caratterizzato la realizzazione della APP <em>EdEn-Med CambiaStile</em>, strumento per studenti di scuola secondaria di primo grado volto alla acquisizione dei contenuti dell’Agenda 2030 e delle principali tematiche ambientali contenute nella guida pedagogico-didattica rivolta ai docenti, entrambi prodotti all’interno del progetto transnazionale Italia-Tunisia <em>EdEn-Med</em>,&nbsp; di cui Unipa è stato partner. L’intento della APP è rendere i contenuti teorici e&nbsp; le criticità individuate dagli esperti più fruibili e concretamente realizzabili. Per garantire la attendibilità e validità dei contenuti e delle attività proposte dall’app sono stati coinvolti 26 docenti di scuola secondaria della città di Agrigento che hanno partecipato al progetto EdEn-Med.</p> Lucia Maniscalco Giuseppa Cappuccio Copyright (c) 2024 Lucia Maniscalco, Giuseppa Cappuccio https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-07-04 2024-07-04 5 10.4454/graphos.95