Graphos. Rivista internazionale di pedagogia e didattica della scrittura
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<p>Nel corso dei secoli, la scrittura a mano ha attraversato vicende alterne. Nata per scopi commerciali, nel tempo è stata perfezionata, diffusa, abbandonata e poi recuperata, con un andamento dettato dalla considerazione sociale che di volta in volta le veniva attribuita.</p> <p>La rivista è stata inserita nei seguenti repertori internazionali: <a href="https://doaj.org/toc/2785-6690">DOAJ</a>, <a href="https://kanalregister.hkdir.no/publiseringskanaler/erihplus/periodical/info.action;jsessionid=zyks5LzGkA7ACnHJtV29+luC.undefined?id=504698">ERIH+</a></p> <p><a title="circa Graphos" href="https://graphos.info/index.php/graphos/about">continua a leggere...</a></p>Edizioni ETS s.r.l.it-ITGraphos. Rivista internazionale di pedagogia e didattica della scrittura2785-6690Recensione
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<p>Recensione a: Travaglini, R. (2024), Shodō di poesia. Edizioni ETS: Pisa, pp. 112.</p> <p>A cura di: Luca Cesari</p>Luca Cesari
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2025-01-292025-01-296Promuovere contesti prosociali e pratiche narrative a scuola
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<p>Il presente contributo riporta nella prima parte alcune riflessioni relative allo sviluppo di competenze sociali, comunicativo-relazionali, prosociali nel contesto scolastico. Nella seconda parte approfondisce l’approccio narrativo come metodo strumento e linguaggio formativo ed autoformativo che permette agli alunni di ricomporre il progetto comunicati-vo-relazionale ed esistenziale</p>Grazia LombardiSusanna Testa
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.115Umanizzazione della macchina e/o macchina umanizzata?
https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/110
<p>Negli ultimi decenni, l’avanzamento delle tecnologie dell’intelligenza artificiale (IA) ha sollevato interrogativi tanto interessanti quanto pure allarmanti sulla possibile interazione tra la macchina e l’essere umano. Il saggio esplora il conflitto tutto pedagogico fra l’umanizzazione<br />della macchina e la macchina umanizzata nel contesto della scrittura a mano, ponendo interrogativi su come la tecnologia potrebbe influenzare questa forma di espressione umana alla luce del duplice e conflittuale paradigma computazionalista e cognitivista, e altresì alla luce del contrasto, molto attuale, fra la mente artificiale e la mente (almeno potenzialmente) creativa,<br />fra l’homo numericus (Cohen, 2023) e l’Essere (o l’esser-ci heideggeriano), fra la spontaneità grafico-scrittoria e l’artificio grafico-scrittorio, oggi sempre più diffuso.<br />L’avanzamento delle tecnologie fondate sull’IA e la continua evoluzione della scrittura digitale sollevano oggi più che mai interrogativi sulla natura dell’identità umana, dell’autenticità esistenziale e della creatività. Se, da un lato, questo ormai inderogabile sviluppo ipertecnologico porta a nuove, quanto inevitabili forme di espressione, d’altro canto, pone un certo agire<br />educativo, formale e non formale, dinanzi a una sfida pedagogica intenta a definire i confini tra l’opera umana, quella scrittoria in particolare, e l’opera generata dalla macchina, e intenta pure a contemplare una futuribile loro possibile e funzionale interazione.</p>Roberto Travaglini
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.110Posture educative nel segno del so-stare: 間 Ma
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<p>I cambiamenti tecnologici stanno modificando profondamente il campo dell’educazione e della formazione e la connessione tra tecnologia e educazione potrebbe proporre cambiamenti senza precedenti. Il contributo intende portare riflessioni a partire dal paradigma dell’<em>embodiment in education</em>, rimarcando l’irreplicabile caratteristica dell’umano: quella di essere vivente e respirante (Casadei, 2023). Corporeità, battito del cuore e respiro rappresentano l’espressione prima dell’esser-ci, della vita, dell’energia che la permette e dell’interconnessione che caratterizza la dimensione nella forma <em>onlife</em>. Le riflessioni muovono dall’osservazione dell’ideogramma 間 <em>ma</em> che esprime la sua matrice corporea per la natura relazionale della sua composizione grafica e estensione semantica, per la ricomposizione in chiave unitaria e complementare di concetti intellegibili ed esprimibili secondo logiche che infrangono la linearità del ragionamento e del discorso descrittivo, per aprire ad esperienze di comprensione di tipo sensibile, intuitivo, immaginativo. La riflessione si colloca a partire da una prospettiva esperienziale di natura corporea ed estetica in cui discernimento e sensibilità sono congiunti dalla unità di mente e corpo. Scrivere è una esperienza corporea consapevole, un gesto di esplorazione e di apertura verso se stessi e l’altro, un so-stare in ascolto per incontrare la parola silenziosa portatrice di senso.</p> <p> </p>Rita Casadei
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.111Oltre la simulazione: intelligenza artificiale e la rivoluzione della scrittura
https://graphos.info/index.php/graphos/article/view/108
<p>L’articolo esplora come l’intelligenza artificiale (IA) stia rivoluzionando il campo della scrittura, integrando aspetti di linguistica computazionale, elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e considerazioni etiche. Vengono analizzati i progressi che hanno portato allo sviluppo di sofisticati sistemi di scrittura assistita da IA, inclusi modelli di apprendimento profondo e generazione di testo, con un focus sulle sfide attuali e le future direzioni di ricerca. Prendendo come punto di partenza le teorie di Noam Chomsky sulla grammatica generativa, il lavoro esamina l’evoluzione delle sue critiche all’IA, dalle prime riserve verso i modelli behavioristi fino alle sue più recenti riflessioni sui limiti delle tecnologie di deep learning. Si evidenzia la differenza tra la semplice simulazione del linguaggio da parte delle macchine e la sua reale comprensione, sottolineando l’importanza di una teoria linguistica robusta per il progresso dell’IA nell’ambito linguistico.</p>Riccardo SebastianiSara Pellegrini
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.108L'intelligenza artificiale bloccherà lo sviluppo della motricità fine?
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<p>L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo così come i processi di istruzione, di condivisione di informazioni e le interazioni docente-discente. Strumenti come Caligrapher AI simulano la grafia umana partendo da parole digitate sembrando essere un aiuto a chi ha disturbi di scrittura. Tuttavia, l'uso dell’AI può compromettere lo sviluppo delle abilità motorie legate alla scrittura a mano che ipso facto è una coordinazione complessa. La scrittura a mano è un elemento cruciale dello sviluppo motorio fine e l'uso prematuro dell'AI potrebbe impedire questa maturazione. Si suggerisce limitare tali strumenti fino ai 12 anni.</p>Nicola Lovecchio
Copyright (c) 2024 nicola lovecchio
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.101Autobiografia tra scrittura manuale, digitale e Intelligenza Artificiale
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<p>La scrittura manuale e la scrittura digitale rappresentano due modalità distinte di elaborazione del pensiero e della narrazione; la prima affonda le sue radici in un approccio fisico e riflessivo, mentre la seconda sfrutta le tecnologie digitali, offrendo velocità e immediatezza. Questo articolo esplora come la narrazione, profondamente legata all’autobiografia, faciliti la costruzione del sé, con la scrittura manuale che gioca un ruolo cruciale nel favorire una riflessione più lenta e consapevole. Si analizza inoltre come la rivoluzione digitale stia modificando le modalità di raccontare e costruire il sé, offrendo nuove forme espressive che, tuttavia, rischiano di sacrificare quella lentezza cognitiva che arricchisce la riflessione personale. L’articolo affronta anche il tema della riscrittura come un processo di ritorno e rielaborazione del proprio racconto autobiografico, sottolineando l’importanza del continuo dialogo con la propria identità attraverso la scrittura, la lettura e la riscrittura. Infine, viene esplorata l’Intelligenza Artificiale come ulteriore trasformazione delle possibilità tecnologiche, in grado di stimolare il processo di narrazione di sé, pur sollevando interrogativi sui suoi limiti nel sostituire la profondità riflessiva della scrittura.</p>Lara Balleri
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.105Educare il gesto grafico alla scuola dell’infanzia per l’apprendimento dello stampato maiuscolo
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<p>È indispensabile, fin dalle prime fasi dell’apprendimento, educare e proporre una didattica del gesto grafico, stimolando corrette abitudini motorie, grafo-motorie e posturali, funzionali direzioni esecutive delle lettere e un’adeguata consapevolezza spaziale, affinché i bambini possano sviluppare in maniera graduale corretti automatismi, allo scopo di acquisire scioltezza del gesto quando giungeranno a scrivere in stampato maiuscolo e in corsivo, evitando in tal modo di ricorrere a inadeguate strategie compensative. La scelta di educare il gesto grafico alla scuola dell’infanzia, partendo dall’apprendimento dei gesti e dei movimenti che stanno alla base dello stampato maiuscolo, è motivata dal fatto che le lettere, in questo specifico carattere di scrittura, seguono semplici regole geometriche (linee rette, cerchi e semicerchi), presentano un’unica altezza e sono staccate le une dalle altre. Quest’ultimo aspetto facilita, nell’approccio iniziale all’apprendimento della letto-scrittura nella scuola dell’infanzia, l’associazione di un suono a ogni tracciato.</p> <p> </p>Gloria Donnini
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.114EduRag
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<p>L’articolo esplora il rapporto tra l’intelligenza artificiale e l’educazione, focalizzandosi sui <em>Large Language Models</em> e sulle opportunità e criticità che questi strumenti offrono. Dopo aver analizzato le architetture che hanno reso possibile il loro successo, come il <em>Transformer</em>, vengono esaminate le problematiche legate alla trasparenza e all’affidabilità delle risposte generate, con particolare attenzione al fenomeno delle "allucinazioni" dei modelli. Vengono poi illustrate strategie per mitigare tali criticità, come la <em>Chain of Thought</em> e la <em>Retrieval-Augmented Generation</em>, che migliorano la trasparenza e l’affidabilità degli LLM. Il progetto EduRag rappresenta un’applicazione pratica di queste strategie, dimostrando come l’IA possa essere utilizzata efficacemente nell’ambito educativo per supportare l’apprendimento e promuovere l’uso di fonti attendibili. Infine, si delineano possibili scenari futuri in cui l’IA giocherà un ruolo centrale nell’educazione, con strumenti sempre più personalizzati, interattivi e multimodali, in grado di migliorare l’esperienza didattica attraverso un’integrazione più profonda con il linguaggio, la scrittura e altre forme di interazione umana.</p> <p><em>Parole chiave</em>: intelligenza artificiale, LLM, RAG, <em>prompt</em> <em>engineering</em>, EduRag.</p>Daniele DragoniMaria Désirée Epure
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2025-01-292025-01-29610.4454/graphos.112Editoriale: Scrittura e Intelligenza Artificiale
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Cinzia AngeliniRoberto Travaglini
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2025-01-292025-01-296