Call for Papers | Scrivere a mano oggi: prospettive pedagogiche, educative e didattiche | Graphos 2/2025

2025-07-10

Le profonde trasformazioni culturali e tecnologiche della società contemporanea condizionano inevitabilmente il processo d’insegnamento-apprendimento della scrittura manuale, inducendo l’esperto del gesto scrittorio a fare i conti con un rinnovato dibattito scientifico e pedagogico. Se da un lato l’introduzione massiva delle tecnologie digitali ha ridefinito le pratiche comunicative quotidiane, scolastiche e professionali, dall’altro lato numerosi studi internazionali mostrano come la scrittura a mano continui a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo cognitivo, motorio e simbolico dei bambini, così come nei processi di costruzione dell’identità personale e di accesso al sapere.

L’attuale numero di Graphos intende promuovere una riflessione ampia su questo tema, invitando a interrogarsi sulla persistenza, il declino e/o la trasformazione della scrittura manuale nei sistemi educativi contemporanei: scrivere a mano non è solo un atto tecnico o motorio, è anche e soprattutto una pratica culturale e formativa che coinvolge aspetti cognitivi, affettivi, simbolici e socio-relazionali, e che si apprende in contesti sempre più eterogenei e complessi. La sua trasmissione didattica richiede pertanto una riflessione critica in ambito pedagogico.

Nel corso del Novecento, la scrittura è stata oggetto di numerose ricerche pedagogiche, che ne hanno messo in evidenza il valore nello sviluppo delle capacità attentive, delle funzioni esecutive, dell’organizzazione spaziale e del pensiero sequenziale. Oggi, tuttavia, ci si deve interrogare su come insegnarla in un tempo in cui la digitazione tende a sostituire l’atto manuale, e su quali possano essere le conseguenze educative e cognitive di questa transizione. In alcuni sistemi scolastici si assiste a una marginalizzazione dell’insegnamento della scrittura corsiva; in altri si cerca, invece, di integrarla con gli strumenti digitali in una prospettiva multimodale. In ogni caso, resta centrale la questione del valore pedagogico e formativo della scrittura manuale, non solo nella scuola primaria, ma anche nei gradi scolastici precedenti e successivi, e in contesti educativi non formali e informali.

I campi di esplorazione potranno andare dalla progettazione didattica alle pratiche scolastiche, dalle implicazioni neuropsicologiche alle rappresentazioni culturali, dalla formazione degli insegnanti alla valutazione dei processi e degli esiti formativi. Sono benvenuti sia saggi teorici e riflessioni critiche, sia studi di caso, ricerche sperimentali e analisi qualitative, purché orientati a contribuire alla comprensione dei significati e delle sfide educative legate alla scrittura a mano nel XXI secolo.

I contributi potranno essere di carattere teoretico-fondativo, epistemologico-metodologico, teorico e pratico; storico-pedagogico e educativo; didattico-metodologico, con riferimento ai principi e ai modelli d’insegnamento della scrittura a mano, e anche alla progettazione di plausibili percorsi di formazione degli insegnanti; di carattere attuativo, con riferimento alle problematiche d’implementazione e gestione degli interventi educativi e inclusivi a fronte di riscontrate problematiche nei processi d’insegnamento-apprendimento della scrittura; di carattere teorico, empirico o sperimentale, nella prospettiva della ricerca empirica e della riflessione sugli interventi tesi al miglioramento della professionalità docente in ordine ai processi didattico-metodologici del linguaggio scritto nel suo mutare al mutare dei processi culturali.

Inoltre, come per tutti i numeri, la rivista contempla una sezione dedicata a contributi a tema libero, collocabili nell’ampio e plurale settore delle scienze educative.

Presentazione delle proposte: 30 settembre 2025

Pubblicazione del fascicolo: dicembre 2025