Nei panni dell'altro
Un contributo della scrittura a mano alla formazione degli insegnanti
DOI:
https://doi.org/10.4454/graphos.44Parole chiave:
educazione degli adulti, pedagogia della formazione, disgrafia, DSA, inclusioneAbstract
Il presente lavoro, che si colloca nell'ambito della pedagogia della formazione e della educazione degli adulti, intende proporre una strategia standardizzata di attivazione di osservazioni introspettive e di riflessioni soggettive quale strumento efficace per promuovere il cambiamento nella formazione di adulti che operano in campo educativo e scolastico con bambini e adolescenti con DSA, nel caso specifico con disgrafia. Adottando la tecnica della simulazione, è stato richiesto a una insegnante di scuola media superiore di partecipare per una settimana a una sessione quotidiana con il compito di ricopiare un testo con la mano non dominante. La grafia prodotta in ciascuna delle sessioni è stata valutata da tre giudici indipendenti in termini di fluidità e leggibilità e, seguendo la metodologia della fenomenologia sperimentale, sono stati raccolti i vissuti del soggetto nel corso della esperienza. I risultati sono discussi alla luce del forte impatto emotivo suscitato dalla immedesimazione, motivo di un cambiamento degli atteggiamenti nel soggetto e della adozione di comportamenti inclusivi nei confronti degli studenti con disgrafia.
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